Buone notizie dalle più alte
colline di Montalcino: nonostante qualche mese poco clemente dal punto di vista
meteorologico, la stagione in vigneto procede regolarmente.
Temperature altalenanti, piogge
abbondanti ma nessuna flessione dei ritmi della vigna: l’uva di Poggio
Antico procede nel suo ciclo vitale – siamo andati in vigneto per vedere
come procede questa stagione.
Le attività quotidiane non si
fermano: la squadra si sta dedicando alle pulizie del verde e allo sfalcio
dell'erba per mantenere un equilibrio naturale tra i filari. L’obiettivo è
sempre lasciare spazio alla natura ma anche controllare che conviva al
meglio con la vigna, senza sopraffarla.
Questa attenzione costante alla
cura del terreno si riflette nei grappoli, ora nella fase cruciale della
chiusura. Gli acini si ingrossano, i grappoli si formano; è il momento di
iniziare a scoprirli, un procedimento manuale, pianta per pianta, che permette
– rimuovendo le foglie basali che stanno diventando meno produttive dal punto
di vista fotosintetico – di arieggiare i frutti, massimizzare l’efficacia
dei trattamenti (così da diminuirne considerevolmente la quantità) e proteggere
gli acini dai potenziali danni dell’umidità notturna.
Quando la chiusura del grappolo
sarà completata, verrà fatto un primo passaggio di diradamento dell’uva, nelle
aree in cui ammassamenti o sovrapposizioni lo rendono necessario.
I controlli sulla maturazione
avverranno da settembre in poi; ora è il momento, come sempre, di essere
presenti giorno dopo giorno in vigneto, monitorando e osservando, per capire le
necessità della vite e anticipare qualsiasi bisogno.
Se la stagione procede come
atteso, potrebbe evolversi in una di quelle che a Montalcino viene definita una
"stagione fresca" – il che si traduce in uve dall’ottima qualità, che
preservano un livello di acidità sostenuto ideale per i lunghi invecchiamenti. Ora
non si può che offrire presenza e ascolto – la vigna, poi dirà la sua.