Fare vino è vivere in un microcosmo in continuo movimento. È presenza, osservazione e adattamento – ed è proprio questo che rende quello che facciamo così variopinto. Da questo 2025 vorremmo condividere con voi quello che facciamo: il lavoro quotidiano, le persone che ci mettono le mani e il cuore, la natura che, con i suoi ritmi, si intreccia al nostro impegno e le piccole innovazioni che adottiamo lungo la strada. Sarà Pippo D’Alessandro, nostro Direttore Generale, a raccontarci da qui in avanti la vita a Poggio Antico.
“Siamo nel pieno della potatura, il primo vero intervento
dell’anno. Dopo aver terminato le operazioni di manutenzione delle armature, l’8
gennaio abbiamo iniziato. In questi giorni, dopo l’autunno e l’inverno ancora
in corso, il vigneto, nel pieno del suo periodo di riposo, si sta preparando per un nuovo inizio.
La potatura non è solo un intervento tecnico: è una vera e
propria riflessione su ogni singola pianta che viene valutata per le sue
potenzialità evitando di danneggiarla con interventi troppo invasivi.
L’obiettivo è quello
di dare alla vigna una forma che sia in accordo con le sue potenzialità, in
modo che possa crescere al meglio. Si tratta di un lavoro che richiede pazienza,
attenzione e conoscenza: ogni pianta ha la sua storia, e la nostra squadra di
vigneto la conosce bene.
Ogni giorno, il team si ritrova la mattina presto, al centro
aziendale, dove inizia con il controllo delle attrezzature. Poi, si divide per
i filari, e procede sotto la guida di Jacopo. È un lavoro lungo, ma mai noioso:
c’è qualcosa di davvero soddisfacente nel vedere la vigna cambiare forma, nel
sapere che la potatura che facciamo oggi avrà un impatto diretto sul futuro
produttivo di questa stagione, ma anche su quello futuro delle piante.
È anche, indubbiamente, un processo creativo: non si tratta
solo di tagliare, ma di “disegnare” una forma che si adatti alla natura della
pianta seguendo delle regole e dei protocolli di lavoro ben definiti.
Oltre alle forbici manuali, fondamentali per la precisione e
la “chirurgia” del taglio, usiamo anche forbici
a batteria, molto più leggere e maneggevoli, per eseguire i tagli più
grandi. Non si tratta solo di efficienza: è soprattutto un piccolo passo in
avanti per il comfort degli operatori, che lavorando lunghe ore in vigna
possono contare su uno strumento più ergonomico e meno faticoso.
Il clima: più caldo del solito, ma gestibile
Gennaio è stato caratterizzato da temperature medie più alte
del solito. Non è la prima volta, ormai, che dobbiamo fare i conti con un clima
sempre più caldo – le minime, in particolare, sono state tra le più alte degli
ultimi sei anni.
La piovosità è stata di 41 mm distribuiti in 18 giorni.
È un clima che sembra sempre più fuori dagli schemi e questo ci
obbliga a tenere gli occhi ben aperti. In assenza di soluzioni facili dobbiamo
quindi adattarci a quella che è una sfida continua.
In cantina: fermentazioni terminate e nuovi esperimenti
Le fermentazioni sono tutte terminate ed ogni plot della
vendemmia 2024 riposa nella relativa botte in rovere: botti da 25 hl in rovere
austriaco per I Poggi, 25 hl in rovere francese per la Riserva, e 40 hl in
rovere di Slavonia per il Brunello, in attesa dell’assemblaggio di aprile.
Affinamento “misto” invece, per i plot destinati al Rosso di Montalcino: in
parte in botti di rovere di Slavonia e francese, per favorire le complessazioni
fra polifenoli ed avere maggior morbidezza, ed in parte in acciaio per
mantenere la nota fruttata. Il Cabernet Sauvignon ed i vini di pressa invece,
riposano tutti in barrique francesi da 225 lt. La bottaia si trova attualmente
ad una temperatura di 14 °C e procediamo settimanalmente con i controlli
organolettici ed analitici necessari.
Più movimentato è invece il fronte del Rosé 2024 (70% in
acciaio e 30% in barrique), dove dopo circa 6 mesi di affinamento sulle fecce
fini abbiamo provveduto al travaso ed all’assemblaggio in acciaio, in attesa
dei tempi tecnici per l’imbottigliamento, che avverrà a breve: entro il mese di
febbraio, al massimo la prima settimana di marzo.
Innovazioni in vigna e cantina
La ricerca è sempre in movimento: in cantina stiamo
sperimentando il sistema AirMixing. Si
tratta di una tecnologia che potrebbe sostituire il tradizionale sistema di
rimontaggio e follatura, utilizzando getti d’aria per smuovere la vinaccia dal
fondo dei serbatoi. Questo permetterebbe di ridurre i tempi di macerazione,
rendendo il processo più delicato.
Eventi e novità: il lavoro continua
In mezzo a tutto questo lavoro quotidiano, ci sono anche i
preparativi per i grandi eventi. Dopo il successo del WineParis, stiamo già
pensando al Vinitaly di aprile. Ma prima di allora, saremo a New York e Chicago
per celebrare i Tre Bicchieri ricevuti dal Gambero Rosso per il Brunello 2019.
A febbraio, ci sarà anche una presentazione dei nostri vini in Inghilterra – a
Londra e Manchester – con il nostro importatore.
Stiamo anche lavorando a importanti novità nel nostro Wine
Club: l’obiettivo è ampliare l’offerta per i nostri soci – a presto
aggiornamenti!"